Carciofo Cynara scolymus e fegato


Dalle foglie di Carciofo viene estratto un amaro che é tradizionalmente impiegato come depurativo per il mantenimento in piena forma del fegato e come digestivo


Denominazione botanica: Cynara scolymus L. (F.U.I. IX), C. cardunculus var. scolymus (L.), C. hortensis Mill. - fam. Asteracee (Composite)
Parti usate: foglie caulinari adulte (Cynarae folium Comm. E)
Sinonimi: articiocco
Nomi stranieri: fr. - Artichaut; ingl. - Globe Artichoke, Artichoke; sp. - Alcachofera, Alcaucil, Alcaulera

Le foglie caulinari adulte, pennatopartite, di sapore amarissimo, raccolte da settembre a ottobre del 1° anno o da luglio a ottobre del 2° anno di vegetazione, vengono essiccate in corrente d'aria a 40°C. Il nome comune deriva dall'arabo kharshuf; il genere proviene invece dal greco kynara = pungente, scabroso, con evidente riferimento all'aspetto spinoso della pianta; pure il nome della specie deriva dal greco skolimos = cardo. Per il sapore intensamente amaro secondo la teoria delle signature il carciofo è collegato per analogia alla bile e di conseguenza classificato fra i rimedi epatici. Le proprietà epatoprotettive in effetti erano note da tempo immemorabile alla medicina popolare e sono state oggi scientificamente accertate


I princìpi attivi presenti nelle foglie di carciofo hanno come organo bersaglio principale il fegato. AZIONE COLERETICA (stimolazione delle secrezioni biliari): documentata scientificamente, è dovuta alla frazione O-difenolica e si esplica con una aumentata secrezione di colati, responsabili quindi anche dell' azione IPOCOLESTEROLEMIZZANTE e ANTIATEROSCLEROTICA: il carciofo infatti, oltre a ridurre la sintesi degli acidi grassi e colesterolo da parte delle cellule epatiche, favorisce nel fegato la trasformazione del colesterolo ematico in acidi biliari e mediante l' azione coleretica ne favorisce l' eliminazione attraverso i succhi biliari (il tutto ad opera della frazione O-difenolina). L'effeto della cinarina si attua pertanto con un abbassamento della colesterolemia che riporta alla norma il quoziente beta/alfa lipoproteine, generalmente elevato nelle dislipidemie. Più dubbio risulta invece l' abbassamento della trigliceridemia. AZIONE EPATOPROTETTIVE ED EPATOSTIMOLANTE: anche se non possiede la capacità epato protettiva del Cardo Mariano , dimostra un notevole effetto epatostimolante generico scientificamente dimostrato. AZIONE EUPEPTICA E STOMACHICA: si esplica con un' aumento della secrezione cloropeptica e motilità gastrointestinale per la presenza di ac. colorogenico. AZIONE DIURETICA: non è immediata ma si manifesta dopo 3-6 giorni di trattamento. E' probabilmente legata ad una azione combinata sul cuore, sui vasi e sui reni dovuta al contenuto in flavonoidi, in sali di potassio e magnesio e in ac.organici.


Nel web
Erboristeria.eu - carciofo
Letture consigliate
Furth N.B.: "Amaro come il carciofo", Medicina Naturale, n. 11, 1991

Pedretti M.: "Il carciofo", Erboristeria Domani, n. 12, 1986, e n. 1, 1987

Centella asiatica

La centella asiatica mostra un particolare trofismo per il tessuto connettivo stimolando principalmente la sintesi di glicosamminoglicani, componenti fondamentali della matrice amorfa del tessuto connettivo

Tarassaco officinale

Le proprietà drenanti, detossicanti e diuretiche del tarassaco lo indicano nel trattamento dell' OBESITA', dei DISTURBI della CISTIFELLEA e delle patologie reumatiche nonchè come ipocolesterolemizzante.