La caduta dei capelli nella donna

Nella donna la maggior parte dei problemi del cuoio capelluto è collegata a debilitazione e stress, a squilibri ormonali, all’assunzione di anticoncezionali orali, a disturbi psicosomatici. Si possono dettagliatamente distinguere:
1) alopecie post-partum: compaiono generalmente dopo 1-6 mesi dal primo parto per poi ripetersi dopo le successive gravidanze. Il periodo di evoluzione dura generalmente per tutto il periodo dell’allattamento, 3-6 mesi o più.
2) alopecie da contraccettivi: alcuni anticoncezionali per uso orale, in particolare le “minipillole” ed i progestinici, usati continuativamente per lunghi periodi, provocano frequentemente una caduta di capelli progressiva. Colpiscono la regione frontale e temporale e sono generalmente associate ad eccessiva secrezione sebacea irritante. La caduta dei capelli è dovuta alla trasformazione dei progestinici in composti androgeni (mascolinizzanti).
3) alopecie ormonali: sono le più frequenti nella donna e sono dovute a squilibri ovarici e/o surrenalici capaci di sviluppare una situazione di iperandrogenismo con alopecia progressiva, che colpisce il vertice o la zona frontale, spesso associata ad acne, aumento della peluria del viso e del corpo, disturbi del ciclo mestruale e del desiderio sessuale. Possono anche essere di tipo ereditario: in questo caso sono abbastanza tipici la comparsa fra i 15 e i 45 anni, il forte diradamento del vertice e della zona frontale con la persistenza di una banda frontale di circa 1 cm, poco o per niente interessata dal diradamento. Se compaiono dopo la menopausa hanno una evoluzione piuttosto lenta ma, a differenza delle alopecie senili maschili, colpiscono con prevalenza il vertice del capo.
4) effluvium telogenico: è generalmente conseguente a stress prolungato, diete dimagranti, disturbi psicosomatici, squilibri organici correlati spesso a carenza di ferro, tipica delle donne, oppure a disturbi metabolici quali diabete, cattivo funzionamento della tiroide etc.
5) alopecie iatrogene (da farmaci): possono comparire in seguito all’assunzione di antidepressivi, anticoagulanti, sono conseguenza tipica dei trattamenti chemioterapici: la perdita dei capelli può essere controllata integrando l’alimentazione con nutrienti specifici.

Unghie fragili
Le unghie riflettono lo stato di salute di un individuo: la presenza di macchie bianche ad esempio è correlata ad una carenza di zinco o ad uno squilibrato rapporto zinco-rame, responsabili anche della perdita di elasticità della pelle e della conseguente tendenza alle smagliature. La fragilità ungueale è spesso associata a carenza di biotina e ac. folico. Per mantenere la pelle elastica è necessario un sufficiente apporto giornaliero di vitamine A, C ed E.

Rimedi naturali per la donna
Nelle radici di Actea racemosa, erba perenne del Canada, e nell’ Angelica sinensis (Dong Quai) sono presenti fitoestrogeni capaci di ristabilire l’equilibrio ormonale femminile, spesso compromesso dalla vita stressante, dall’assunzione di contraccettivi, dalla menopausa o da cause ereditarie. Si impiegano alla dose di 100-200 mg 2-3 volte al giorno.
Un notevole apporto di estratto di Miglio dorato, 100-200 mg 3 volte al giorno, protegge e mantiene in piena salute la pelle e gli annessi cutanei (capelli, ciglia, unghie), contiene infatti tutti quei nutrienti (cisteina, metionina, minerali e vitamine) necessari per creare una ottimale irrorazione sanguigna, una pelle elastica, capelli, ciglia e unghie sani e forti.
L’estratto di Eleuterococco, adattogeno, antistress, aiuta a superare alcune situazioni debilitanti o difficili (post-parto, malattie, dispiaceri) senza produrre danni difficilmente riparabili: 100-200 mg a colazione e pranzo.
Per mantenere forti e sani i capelli e gli annessi cutanei (ciglia, unghie) deve essere inoltre assicurata una corretta integrazione di:
a) aminoacidi solforati: in particolare L-cistina e/o L-cisteina, di cui la cheratina del capello è estremamente avida, si impiegano agli stessi dsaggi dell’uomo. Molto utile anche la taurina (50 mg 2-3 volte al giorno) di cui la donna necessita in quantità maggiore rispetto all’uomo;
b) vitamine e minerali specifici: ferro (10-15 mg 2-3 volte al giorno) e ac. folico (300-1000 mcg 2-3 volte al giorno), particolarmente carenti nelle donne, aiutano a mantenere capelli e unghie forti e resistenti, tale effetto è potenziato da un adeguato apporto di zinco e calcio (rispettivamente 20-50 mg e 100 mg 2-3 volte al giorno); PABA, selenio e rame contrastano l’imbiancamento precoce dei capelli; la biotina arresta la caduta dei capelli, diminuisce la seborrea, è usata con successo nel trattamento della fragilità delle unghie; zinco e acido pantotenico facilitano la ricrescita del capello ed evitano la formazione di forfora; la donna ha poi assoluto bisogno di vitamina B6 (5-50 mg 2-3 volte al giorno) soprattutto quando assume contraccettivi orali (una sua carenza comporta nausea, dermatiti, mestruazioni dolorose, etc.); acido folico e vit. B12 prevengono quegli stati di debilitazione legati all’anemia;
c) vitamine antiossidanti: vit. A , C ed E permettono una buona irrorazione ed elasticità della cute, preparando terreno fertile per una buona ricrescita di capelli e unghie: viene preferita la vitamina A palmitato (500-1000 mcg 2-3 volte al giorno), la vitamina C microincapsulata e la vitamina E acetato polvere al 50%.

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