Il Nopal (Opuntia ficus-indica ) é in grado di assorbire efficacemente gli zuccheri


Il Nopal è impiegato come coadiuvante nelle diete e per il trattamento del diabete mellito .


Denominazione botanica: Opuntia ficus-indica (L.) Miller, O. streptacantha Lemaire - fam. Cactacee
Sinonimi: Opunzia, Cactus nopal, Fico d'India
Nomi stranieri: ingl. - Barberry Fig, Indian Fig; fr. - Figuier de barbarie; ted. - Gemeiner Feigenkaktus; sp. - Nopal, Chumbera, Higuera de Pala,
Traganachto de Mejico, Tuna (Venezuela)
Parti usate: polpa delle foglie giovani (cladodi o pale)

Cactacea alta fino a 3-4 metri, dai rami-foglie trasformati in pale appiattite munite di corte spine, Nopal è originario del Messico, naturalizzato in tutto il Centro e Sud-America e nel bacino del Mediterraneo. Accumula nei tessuti spugnosi dei cladodi una serie di sostanze mucillaginose (frazione polisaccaridica). Produce bei fiori di colore giallo dai quali si sviluppano frutti carnosi edibili, ovoidali, rossastri, muniti di spine irritanti.


Il frutto del Nopal è da secoli impiegato nella medicina popolare messicana che da sempre lo ha indicato come trattamento naturale del diabete mellito e controllo del peso corporeo. Al fine di valutare l'efficacia e selezionare la parte di pianta maggiormente attiva sono stati effettuati numerosi studi, dal 1980 ad oggi, che hanno dimostrato non solo l'attività ipoglicemizzante del Nopal ma anche la positiva influenza su altri disturbi metabolici, quali obesità e iperlipidemie. La polpa disidratata di Nopal è risultata possedere la massima attività grazie alla forte concentrazione di frazione polisaccaridica presente, costituita prevalentemente da un polimero di galattosio, arabinosio e altri zuccheri denominato opuntiamannano, al quale si deve la capacità di legare i grassi e gli zuccheri ingeriti, che diventano pertanto non assorbibili e quindi eliminati tal quali. La glicemia diminuisce entro 4-6 ore dall'assunzione. Unitamente alle altre sostanze pectiche esplica anche effetto saziante. La vitamina B3 potenzia l'azione ipolipemizzante impedendo la trasformazione del glucosio ematico in colesterolo e favorendo la trasformazione del colesterolo LDL (dannoso) in HDL (buono). La colesterolemia diminuisce del 34% entro un mese, diminuendo così il rischio cardiovascolare. Le mucillagini presenti sono anche in grado di controllare l'eccessiva acidità gastrica e di regolarizzare il transito intestinale (effetto blandamente lassativo). L'alta concentrazione di sali minerali può invece spiegare l'uso tradizionale in Messico come drenante-diuretico e tonico cardiaco.

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