Iperico (hypericum perforatum) l'erba di San Giovanni contro la depressione


L'estratto secco di Iperico aiuta a ritrovare il buonumore


Denominazione botanica: Hypericum perforatum L. - fam. Ipericacee (Guttifere)
Sinonimi: Erba di S. Giovanni, Pilatro, Pelico, Cacciadiavoli -
Nomi stranieri: ingl. - St. John’s wort, Aaroh’s beard, Hardhay; fr.- Millepertuis, Herbe de Saint-Jean, Chasse-diable, Truchoron jaune; ted. - Johanniskraut, Hartheu, Tupfel-Hartheu, Hexenkraut; sp. - Corazoncillo, Hierba de San Juan, Hipericon, Sanjuanes, Altamisa
Parti usate: sommità fiorite (Hyperici herba DAC) -
Tempo balsamico: durante la fioritura (giugno-luglio)

La pianta di Iperico può essere alta alta fino a m 1, ha stelo a due spigoli e sviluppa foglie simmetriche sessili punteggiate in trasparenza. In giugno-luglio produce fiori raccolti a gruppi di cinque in corimbi: i petali gialli di forma ovale portano sul bordo peli secretori di colore rosso scuro


Il fitocomplesso iperico agisce sulla depressione con diversi meccanismi in sinergia:
1) inibizione della ricaptazione di serotonina, noradrenalina e del GABA a livello sinaptico: è ormai dimostrato che la prolungata permanenza di tali mediatori a livello sinaptico si manifesta con una intensa attività antidepressiva. L’ipericina inoltre può occupare i recettori della serotonina posti sulle cellule nervose, fungendo anche in questo caso da antidepressivo;

2) inibizione delle monoaminoossidasi tipo A (MAO-A) e delle catecol-o-metiltransferasi (COMT), che comporta una aumentata attività dei mediatori nervosi ad azione stimolante. Entrambe queste due azioni sono dovute principalmente alla quercitrina, al suo aglicone e al tetraidroxantone producendo un marcato effetto antidepressivo;

3) effetti ormonali (fotodinamici): in particolare si osserva un significativo aumento della secrezione notturna di melatonina e una inibizione della produzione di cortisolo, dovuti principalmente alle ipericine grazie ad un aumentato utilizzo della luce: tale azione favorisce un sonno ristoratore e un buon risveglio, senza disturbare il sonno REM, durante il quale avvengono la rielaborazione e la memorizzazione degli eventi del giorno;

4) azione sul sistema dopaminergico, ancora in fase di studio;

5) effetto sedativo e allentamento della tensione nervosa: collegati alla presenza di biflavonoidi, iperforina, procianidine.

6) modulazione della liberazione di citochine: l’estratto di iperico riduce la produzione di interleuchina-6 capace di favorire la liberazione di corticotropina, fattore spesso legato a fenomeni depressivi;


Holzl J.: "Iperico, componenti e meccanismi d’azione", Farmacia Naturale, n 3, 1994
Reuter H.D.: "L’iperico, antidepressivo vegetale", Farmacia Naturale, n. 9, 1994
Bombardelli E., Morazzoni P.: "Hypericum perforatum", Fitoterapia, n. 1, 1995