Fieno greco


IL Fieno greco viene utilizzato come ricostituente


Il Fieno greco, pianta erbacea annuale originaria dell'Asia occidentale, venne introdotta in Europa nel IX secolo ed è diventata subspontanea nelle regioni mediterranee. Fusto diritto e cavo, foglie composte da 3 foglioline dentate, fiori fiallastri di forma triangolare (trigonos in greco, da qui il nome botanico), produce semi prismatici o romboidali che vengono raccolti a piena maturazione (color marrone-rossiccio) falciando la pianta, essiccandola, quindi separandoli per battitura e successiva setacciatura. Già gli Egiziani conoscevano i semi di Fieno greco per le loro proprietà ingrassanti, galattogene e antielmintiche (Papiro di Erbers, 1550 a.C.). Presso gli Arabi fu inoltre impiegata come afrodisiaco nonchè nella cura del diabete.

Denominazione botanica: Trigonella foenum-graecum L.; Buceras foenum-graecum All.; Foenum-graecum officinale Moench. -
Famiglia: Fabacee, Leguminose
Parti usate: semi completamente maturi (Foenugraeci semen Comm. E)
Sinonimi: Trigonella, Caffè Messico
Nomi stranieri: ingl. - Fenugreek, Trigonella, Greek Hay seed, Book-shornsame; fr. - Fenugrec, Trigonelle fenugrec; ted.- Bockshorn, Griechische Heusamen, Bockhornklee, Hornklee; sp. - Alhova


Le spiccate proprietà stimolanti del metabolismo e antianemiche sono dovute alla presenza di fosforo organico, lecitine, minerali (ferro, calcio e manganese in particolare), vitamine del gruppo B e di proteine ad alto valore biologico (contenenti tutti gli aminoacidi essenziali) che agiscono in sinergia stimolando diverse vie del metabolismo intermedio rivitalizzando quindi l'intero organismo. Notevole anche l'attività osteogenetica per il contemporaneo apporto di vitamina D, calcio e fosforo. L'alto contenuto di fibre (per inibizione dell'amilasi e per inglobamento degli amidi nella mucillagine prodotta dalle fibre stesse), contemporaneamente alla presenza di trigonellina, ac. nicotinico e tracce di cumarine sono responsabili dell'azione IPOGLICEMIZZANTE. Grazie al bassissimo rapporto lisina/arginina della frazione proteica, all'alta percentuale di lecitine, saponine (si legano al colesterolo impedendone l'assorbimento) e di fibre (che attraverso l'inibizione delle lipasi impediscono la digestione dei grassi), il Fieno greco è pure molto utile per ridurre il tasso ematico di colesterolo. Nell'insaponificabile è stata riscontrata una vitamina del gruppo B responsabile dell'attività galattogena.


Scarpa A.: Fitoterapia 21, 143, 1950

Pedretti M.: "Il fieno greco", Erboristeria Domani, n. 6, 1986

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