Equiseto


Equiseto, un antico remineralizzante con azioni diuretiche e coagulanti


Denominazione scientifica: Equisetum arvense L. - fam. Equisetacee
Sinonimi: coda cavallina, rasperella, coda equina
Parti usate: pianta intera senza radici (Equiseti herba Comm. E)
Nomi stranieri: ingl.-Horsetail, Shavegrass, Bottlebrusch, Pewterworth, Snake pipes; fr.-Prèle, Queue de cheval, Queue de renard, Herbe à récurer; ted. - Kleines Zinnkraut, Acker-Schachtelhalm, Katzenwedel, Pferderschwanz, Kleines Scheuerkraut; sp.-Cola de caballo

L'utilizzo dell'equiseto come uso terapeutico risale ai più antichi trattati di medicina quando veniva per le sue virtù emostatiche, remineralizzanti e diuretiche.
Il nome equiseto deriva il suo nome dal latino equi = cavallo e seta = crine, con una chiara allusione alla somiglianza di tale pianta con la coda del cavallo. Diffuso in tutta l'Eurasia, è comune in Italia dove cresce nei luoghi umidi, spesso su terreni argillosi dai quali succhia avidamente silice e altri minerali trasformandoli in composti biodisponibili per l'uomo.


Le principali azioni terapeutiche dell'equiseto sono dovute alla notevole abbondanza di silice, calcio, potassio ed altri minerali. Nell'organismo umano sono presenti circa 8 g. di silicio localizzati principalmente nei seguenti organi: timo, ghiandole surrenali, pancreas, milza, polmoni, ossa e smalto dei denti, tendini, cuore e arterie, reni. Gli annessi cutanei (unghie, capelli e peli) sono molto ricchi di silice.

1) AZIONE REMINERALIZZANTE: ricerche biologiche recenti hanno dimostrato che nel processo di calcificazione delle ossa, oltre al calcio, al fosforo e al fluoro, entra in gioco la presenza del silicio. Anzi, la demineralizzazione ossea è proporzionale alla caduta del tasso di silicio, mentre la diminuzione del calcio e del fosforo compare in un secondo tempo. Il silicio inoltre è capace di favorire l'assorbimento del fosforo stesso. Il silicio va a localizzarsi nell'osteoblasto, cellula che stimola la costruzione dell'osso, favorendo il deposito del calcio nei siti attivi di calcificazione. Il silicio riveste notevole importanza nel mantenere elastici tendini, cartilagini e pareti arteriose: in particolare uno squilibrio del rapporto Si-Ca, con diminuzione del primo, produce anomalie nella formazione delle cartilagini e invecchiamento (perdita di elaticità) del tessuto arterioso.

2) AZIONE DIURETICA: notevole, è dovuta all'alto contenuto di sali di potassio, ai glucosidi flavonoidici e alle saponine.

3) AZIONE COAGULANTE: sembra correlata con l'alto contenuto di calcio.

4) AZIONE DETOSSICANTE: il silicio contribuisce a eliminare le scorie metaboliche (urea, ac. urico, nicotina etc.).



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. Vernin J., Monceauh R.H.: Prescription en Phytotherapie, n. 12, 39, 1983 Pedretti M.: "L'equiseto", Erboristeria Domani n. 9, 1986
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. Saleh N.A.M., Majak W., Towers G.H.N.: Phytochemistry II, 1095, 1972

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