Artiglio del diavolo per dolori articolari e artrite
L'artiglio del diavolo é un efficace rimedio naturale al problema dei dolori articolari
Denominazione botanica: Harpagophytum procumbens D.C. -fam.Pedaliacee (Scrofulariacee)
Parti usate: radici tuberose secondarie
Sinonimi: arpago o harpago, arpagofito o harpagofito F.U.I. IX
Nomi stranieri: ingl. - Devil's claw
E' una pianta erbacea, che proviene dall'Africa tropicale e del sud, particolarmente diffusa nelle savane del Kalahari e nelle steppe del sud-ovest dove si ritrova spesso nelle estensioni di sabbia rossa. D'interesse farmaceutico sono i tessuti di deposito, le radici tuberose (Tubera Harpagophyti). Se ne distinguono due tipi: radice primaria (fittone che si infossa verticalmente nel suolo) e radici secondarie (dotate di protuberanze). Secondo Volk soltanto le secondarie sono utilizzabili in terapia in quanto contengono alte percentuali di principi attivi. Si presentano come tubercoli rossastri, dello spessore di circa 6 cm, della lunghezza massima di 20 cm, pesanti circa 600 gr, ricoperte da un sottile strato di sughero. Per essere essiccate vengono tagliate a "rondelle".Da immemorabile tempo in uso nella medicina tradizionale di Boscimani, Ottentotti e Bantù è giunto in Europa soltanto all'inizio del secolo ed è stato studiato per le sue proprietà antiinfiammatorie e antidolorifiche
Secondo Schmidt e Selye gli effetti terapeutici dell'artiglio del diavolo e derivati totali è paragonabile a quello dei cortisonici senza presentarne le controindicazioni. Secondo Van Haelen presenta un'azione simile agli antiinfiammatori non steroidei inibendo la sintesi delle prostaglandine. Sebbene i principi attivi responsabili di questa attività siano considerati gli iridosidi harpagoside e harpagide (eterosidi la cui parte attiva, genina, è chiamata harpagogenina), le sperimentazioni hanno dimostrato che il "fitocomplesso" nel suo insieme possiede un'attività più efficace e completa dei singoli principi attivi.
Belaiche P.: Trattato di fitoterapia e aromaterapia 2° vol.,
Studio Edizioni & RED./Studio Redazionale, Milano, 1984
Van Haelen M.: "L'Harpagophytum procumbens", Natom, n °36, 1987
Severi A.: "Harpagophytum procumbens", Natom, n° 38, 1987
Altre info utili